Dicembre, si sente nell’aria il profumo del Natale ed infatti indovinate quali prodotti sono stati lanciati sul mercano proprio in questo mese? Sì, console per videogiochi – nell’immagine dell’articolo la prima console per videogame della storia, la Magnavox Odissey, ed una delle ultime, l’Xbox One X – quindi se siete appassionati di tecnologia e videogiochi, questo mese la storia dell’informatica è la rubrica perfetta per voi! Ben 3: la Xbox 360, la prima playstation e il Wii.
Dicembre è un mese veramente ricco di eventi per la storia dell’informatica, oltre alle console per videogiochi si è svolta in Italia in questo mese la prima edizione del Linux Day, è stata pubblicata la prima versione di Quick Time e di Netscape (di Netscape ne parleremo nella seconda parte di questo articolo), è stato inviato il primo SMS della storia che augurava un “Buon Natale”, il CRN ha registrato il primo dominio Internet della storia ed infine è stato messo in vendita il primo televisore a colori. Insomma, un mese che ha visto tanta evoluzione tecnologica ed informatica, proprio per questo abbiamo deciso di dividere l’appuntamento di questo mese in 2 parti, quindi vediamo subito la prima parte del cosa accadde oggi nell’informatica a dicembre!
1° dicembre 2001: prima edizione italiana del Linux Day
Se oggi il Linux Day si svolge il quarto sabato di ogni mese, la prima edizione italiana si è svolta il 1° dicembre 2001 in 40 città italiane.
I Linux Day promuovono l’utilizzo del sistema operativo GNU/Linux e del software libero. Durante questa giornata, organizzata contemporaneamente in più città (l’edizione del 2018 ne ha viste coinvolte ben 77) lungo la nostra penisola, ci sono talk, momenti dedicati alle domande degli utenti ed uno spazio dove gli utenti possono portare il proprio computer per avere assistenza nell’istallazione e configurazione del sistema operativo Linux.
2 dicembre 1991: Apple pubblica Quick Time 1.0
Quick Time è l’architettura del sottosistema di visualizzazione di Apple, nonché del suo formato di file proprietario. Quick Time 1.0 è stato pubblicato per Mac OS, nel novembre del 1994, invece, è stato reso disponibile anche per Windows con Quick 2.0.
QuickTime è un formato file contenitore, che racchiude video, audio, immagini virtuali ed altri file multimediali. Quick Time è estendibile e flessibile nel tempo, è stato progettato da Apple proprio con questo obiettivo, ciò significa che i file in formato QuickTime 1.0 possono essere riprodotti sull’ultima versione.
Il lettore iTunes di Apple, per il playback dei file audio, utilizza la tecnologia Quick Time.
2 dicembre 2005: l’Xbox 360 arriva in Italia ed in Europa!
La Xbox 360 è una console per videogiochi prodotta da Microsoft, in collaborazione con IBM, ATI Technologies e Samsung che segue l’Xbox (i giochi per Xbox sono compatibili con l’Xbox 360). L’Xbox 360 è stata accolta molto bene dal pubblico tanto più che nel primo periodo di vendita è risultata esaurita in tutti i Paesi in cui è stata commercializzata. Negli anni Microsoft, con i suoi partner, ha commercializzato varie versioni di Xbox 360, fino a metterla fuori commercio definitivamente nel 2016.
3 dicembre 1992: “Merry Christmas”, il primo SMS della storia
Il 3 dicembre 1992 l’ingegnere inglese Neil Papworth ha inviato da un pc al cellulare Orbitel 901 il primo SMs della storia su rete GSM Vodafone. Questo recitava “Merry Christmas”. Il primo SMS da cellulare a cellulare risale, invece, al 1993.
Inizialmente i cellulari potevano soltanto ricevere SMS, non inviarli, infatti il servizio di SMS è stato un servizio pensato per i gestori che così potevano informare l’utente del costo delle chiamate, di nuove offerte e dei messaggi lasciati in segreteria.
E’ tra la fine degli anni ’90 ed la prima decade deli anni del 2000 che gli SMS conoscono il loro periodo d’oro: vengono usati da sempre più utenti, le compagnie telefoniche creano dei pacchetti a prezzo fisso che consentano l’invio di un determinato numero di SMS, tarato su base giornaliera, settimanale o mensile. Chi è stato adolescente in quelli anni sicuramente ricorderà come si esauriva velocemente la ricarica inviando SMS!
Niente tastiere QWERTY inizialmente (a meno che non si scrivesse da computer e c’erano tanti siti, compresi quelli dei gestori telefonici stessi, che permettevano l’invio di SMS da pc a cellulare ad un costo inferiore), ma si usava la modalità multitap: per chi non lo sapesse, le tastiere erano formate soltanto da numeri (da 0 a 9) e su ogni numero c’erano delle lettere (in genere 3): per scrivere una lettera bisognava premere più volte il tasto di quella lettera fino ad arrivare alla sua posizione e lettera dopo lettera si formava la parola. Dal multitap si è passati al T9: ad ogni lettera corrispondeva la pressione di un solo tasto ed in base all’ordine premuto, si formava una parola. Naturalmente venivano date più opzioni di scelta se le lettere potevano corrispondere a più parole. Poi sono arrivate le tastiere QWERTY, inizialmente fisiche e poi, come oggi, virtuali.
E dopo il successo, il declino. Con gli anni gli SMS sono stati sostituiti dalle app di messaggistica istantanea: Whatsapp, Telegram hanno avuto la meglio e le ragioni sono molteplici: abbattimento dei costi, possibilità di inviare non solo testo, ma anche immagini e video (formati che potevano essere inviati con gli MMS, ma ad un prezzo decisamente maggiore) e di creare gruppi. Inoltre, nell’ultimo periodo Whatsapp sta introducendo una versione aziendale, Whatsapp Business, che promette di semplificare il rapporto tra azienda e consumatore. Infine, la differenza maggiore tra queste app di messaggistica istantanea e gli SMS sono i caratteri: niente scoglio dei 160 caratteri, infatti un SMS non poteva contenerne più di 160 ed è anche per far fronte a questo aspetto che si è diffusa la scrittura abbreviata, soprattutto tra i giovani.
Oggi, però, anche se in minor quantità, gli SMS sono ancora utilizzati anche se principalmente dai gestori telefonici per avvisare di promozioni e questioni relative il proprio piano tariffario – sembra quasi un ritorno alle origini! – e dai negozi che avvisano i propri clienti di offerte a loro riservate.
3 dicembre 1994: arriva la PlayStation firmata Sony
Se gli appassionati di videogiochi giapponesi già il 3 dicembre del 1994 avevano potuto stringere tra le proprie mani la PlayStation, l’Europa ha dovuto aspettare il 29 settembre 1995.
La PlayStation è una console per videogiochi a 32 bit che ha puntato tutto sui CD: non soltanto leggeva i videogiochi, ma anche i CD audio trasformandosi in uno stereo.
Se da una parte puntare sui CD si è rivelata una strategia vantaggiosa per Sony, al tempo stesso ha favorito incredibilmente il mercato illegale della pirateria in quanto era estremamente semplice ed economico duplicare i videogame. Nonostante questo, la PlayStation ha riscosso un grande successo anche grazie alle sue ottime prestazioni, ai costi di produzione inferiori rispetto ai competitor, all’offerta di videogiochi molto vasta ed interessante ed alle campagne pubblicitarie.
Alla prima PlayStation si sono susseguiti altri modelli, fino al 2006, quando Sony ha smesso di produrre la console che negli anni ha venduto oltre 100 milioni di esemplari (naturalmente senza contare le vendite dei videogiochi). Negli anni 2000 si sono diffusi anche una serie di emulatori che permettevano di giocare ai videogiochi per PlayStation direttamente sui computer.
7 dicembre 2006: la console Nintendo Wii arriva sul mercato italiano
Il Wii è una console per videogiochi prodotto dalla Nintendo, nonché la console più venduta dall’azienda e quella più venduta della storia, superando l’Xbox 360 e la Playstation 3. Inizialmente Nintendo non aveva previsto un così grande successo, tanto più che aveva finito rapidamente le scorte.
Ai giochi del Wii si può giocare in compagnia, è proprio questo che vuole evocare il nome: il suono è lo stesso del pronome inglese “we” che significa “noi”, che simboleggia l’aggregazione, e la doppia “i” si riferisce sia a suoi controller longilinei, sia a due persone che giocano insieme. Inoltre, a prescindere dalla propria lingua madre, il nome è molto semplice da ricordare.
Il Nintendo Wii si differenzia dalle altre console per il suo controller senza fili: ricorda un telecomando del televisore e grazie a dei led ad infrarossi integrati nella Wii sensor bar, il controller percepisce il puntamento verso lo schermo. Nel controller è presente anche un accelerometro che permette al Wii di percepire inclinazione e rotazione del giocatore. I giocatori, quindi, non hanno bisogno di schiacciare dei tasti per giocare, ma devono semplicemente mimare delle azioni.
Il Wii è compatibile con molti giochi creati originariamente per altri sistemi, sia di Nintendo che di altre aziende, grazie al servizio di Virtual Console.
La prima parte della nostra rubrica sulla storia dell’informatica nel mese di dicembre termina qui. Non perdetevi la seconda parte la prossima settimana!
Redatto da Lucia D’Adamo