Servizi Cloud IaaS: le migliori piattaforme per il Magic Quadrant di Gartner
Magic Quadrant di Gartner: cos’è
Gartner è una delle più famose società di consulenza e di ricerca. Ha elaborato il Magic Quadrant, uno schema che fornisce una panoramica sui fornitori tecnologici presenti sul mercato.
Il magic quadrant si presenta come un piano cartesiano dove sull’asse delle ascisse vi è la “Completeness of vision” (traducibile come “completezza della visione”), mentre su quello delle ordinate la “Ability to execute” (l’abilità di eseguire). Nei quattro quadrati sono posizionate le 4 categorie:
- Leaders (Leader): come dice il nome, sono i migliori sul mercato, riescono a coglierne l’andamento futuro e hanno una base clienti molto ampia;
- Niche Players (Attori di nicchia): sono aziende specializzate in una certa nicchia del mercato e non di grandi dimensioni. Gartner, tuttavia, utilizza questo quadrante anche per posizionarvi aziende di grandi dimensioni (che quindi potrebbero essere potenzialmente dei leader) che, però, non riescono a svilupparsi particolarmente né a capire l’andamento del mercato e di conseguenza ad influenzarlo;
- Challengers (Sfidanti): sono quelle aziende che stanno crescendo grazie al loro potenziale e che, per il momento, non rappresentano un pericolo per i leader, ma potrebbero diventarlo se sottovalutati;
- Visionaries (Visionari): sono aziende molto innovative, nella maggior parte dei casi, e riescono a rispondere ad importanti problemi, a prevedere le evoluzioni del mercato, ma mancano dell’ “ability to execute” che invece caratterizza e le differenzia dai leader.
Il Magic Quadranti per i servizi cloud IaaS
Gartner utilizza il Magic Quadrant per analizzare moltissimi settori, tra cui quello delle soluzioni cloud IaaS. Prenderemo in considerazione lo studio del 2017, per poi vedere le differenze col 2018 in un prossimo articolo. In particolare saranno analizzati quelli che Gartner considera i leader del settore (Amazon con AWS e Microsoft con Azure) e due dei visionaries (Google e IBM).
L’analisi di Gartner è condotta a livello mondiale e non considera le aziende che forniscono esclusivamente storage in cloud o Platform as a Service o Software as a Service. Inoltre lo studio fa riferimento ad offerte standardizzate, non a quelle personalizzate di private cloud.
Nel quadrante dei leader, quindi, Gartner posiziona Amazon e Microsoft.
Nel quadrante dei visionari, invece, si posizionano Google, Alibaba Cloud, IBM ed Oracle.
Il quadrante degli attori di nicchia (niche player) vede Virtustream, CenturyLink, RackSpace, Joyen, Skytar, Interoute, Fujiitsu e NTT Communications.
Il quadrante degli sfidanti (challengers) è, invece, vuoto.
Amazon
Amazon è considerato dagli analisti di Gartner un leader e sintetizza in sé sia l’ability to execute che la completness of vision, stesse caratteristiche che ritroviamo in Microsoft, altro vendor che si posiziona tra i leader.
Punti di forza
Amazon, con la sua piattaforma cloud Amazon Web Services, è pioniere del mercato cloud IaaS e fa la sua apparizione nel 2006. Amazon si rivolge al mondo enterprise e domina sia il mercato del cloud IaaS che quello integrato IaaS+PaaS. Inoltre consente ai propri clienti di poter fruire dei più comuni software commerciali offerti in modalità SaaS. I servizi offerti da AWS sono sempre innovativi oltre ad essere molteplici. AWS è scelto da sempre più aziende, nel 2016 Gartner stima che gli incassi di AWS siano stati di ben 14 miliardi di dollari. Viene scelto sia da aziende che lavorano su progetti digitali che da quelle che stanno trasferendo i propri data center da ambienti tradizionali a soluzioni cloud IaaS.
Criticità
Gartner, tuttavia, sottolinea che nel momento in cui si decide di scegliere la piattaforma di Amazon come fornitore di servizi cloud IaaS bisogna essere consapevoli che per utilizzare tali servizi, serve una certa esperienza. Fortunatamente il tutto è reso più facile dal supporto commerciale che offre l’azienda e da tutta la documentazione messa da questa a disposizione o reperibile sul web. Amazon Web Service, inoltre, è un punto di riferimento in ambito prezzi per tutti i fornitori cloud. E’ il fornitore cloud con i prezzi più alti ed essendosi, ormai, affermato nel mercato, non punta a diminuirli per essere più competitivo. Infine non tutti i servizi offerti da Amazon sono coperti dallo SLA.
Microsoft
Microsoft è entrata nel mercato cloud IaaS nel 2012 con il lancio di Azure Virtual Machine. Prima di tale data Microsoft aveva soltanto un’offerta PaaS.
Punti di forza
Microsoft Azure offre anche soluzioni cloud integrate IaaS+PaaS oltre a quelle IaaS. Microsoft ha visto crescere il numero di clienti e di servizi offerti negli anni e Gartner stima che il ricavato di Microsoft derivante da Azure alla fine del 2016 sia stato di 3 miliardi di dollari. Microsoft lancia continuamente nuove funzionalità innovative proprie, invece di seguire e riproporre quelle della concorrenza. Altro punto in favore della piattaforma cloud di Microsoft è il fatto Azure si integri perfettamente con tutti gli altri prodotti Microsoft.
Criticità
Gartner, però, sottolinea come elementi di criticità problemi nel supporto tecnico e mancanza di documentazione in merito ai servizi. Questi elementi negativi portano i clienti ad essere riluttanti riguardo una possibile migrazione dei propri data center, nonostante l’azienda stia affrontando tali problemi. La piattaforma cloud Azure, inoltre, cerca di soddisfare le esigenze dei propri clienti in termini di sicurezza, disponibilità, prestazioni, flessibilità della rete, ma gli utenti continuano a non trovare la facilità di utilizzo o l’abilitazione API che desiderano.
Google si affaccia al mercato cloud nel 2008 con inizialmente soltanto un’offerta PaaS; entra nel mercato cloud IaaS nel 2012 con Google Compute Engine. La piattaforma cloud di Google è GCP (Google Cloud Platform) ed è una soluzione cloud integrata (IaaS+PaaS).
Punti di forza
Google mette a disposizione dei propri clienti gli stessi servizi che usa per il proprio motore di ricerca e per Youtube ed inoltre il suo servizio di Customer Reliability Engineering aiuta le imprese a sfruttare al meglio le potenzialità di tali servizi. La piattaforma cloud di Google è la scelta perfetta per le aziende cloud-native. I prezzi di GCP sono estremamente competitivi: Google offre forti sconti e contratti flessibili ed è anche grazie a questa tattica che sta aumentando la sua base di clienti. Google, inoltre, sta spingendo molto sulle partnership con importanti aziende, un requisito fondamentale per i propri clienti ed è coinvolto in molti ecosistemi open source. Anche per questi motivi viene scelto dai clienti come alternativa ad AWS di Amazon.
Criticità
GCP è perfetto per le aziende cloud-native, ma non altrettanto per le compagnie più tradizionali. Inoltre la gamma di servizi che offre non è paragonabile a quella di Microsoft Azure o di AWS. Tuttavia sta cercando di raggiungere l’offerta dei concorrenti ed al tempo stesso differenziarsi con funzionalità proprie come Google BigQuery e Cloud Spanner.
Altro elemento di criticità secondo Gartner è il fatto che Google ha data center in pochi paesi (5 all’epoca dello studio di Gartner), anche se Google non nasconde l’intenzione di espandersi in più paesi.
IBM
L’offerta di IBM è un’offerta cloud integrata IaaS+PaaS che sfrutta l’infrastruttura della piattaforma SoftLayer e le funzionalità del portale Bluemix.
Punti di forza
IBM sta lavorando ad un progetto cloud ambizioso “Next Generation Infrastructure” (NGI) che prevede un’infrastruttura scalabile. Sarà un importante passo in avanti per IBM, perfetto sia per le compagnie cloud native che per le ambizioni di IBM nell’ambito del cognitive computing. L’obiettivo di IBM sarà trasferire tutti i suoi attuali clienti dalla piattaforma SoftLayer a NGI e puntare sulla presenza locale per differenziarsi dagli altri fornitori di servizi cloud.
Altri punti di forza di IBM, secondo l’analisi di Gartner, sono la notorietà del brand e la rete di relazioni che IBM si è costruita in tutto il mondo.
Criticità
NGI si preannuncia come una piattaforma cloud che darà molte soddisfazioni ad IBM, ma attualmente i clienti di IBM utilizzano l‘infrastruttura SoftLayer che nonostante le acquisizioni di IBM negli ultimi anni, non ha visto incrementare le proprie funzionalità. SoftLayer è una piattaforma cloud orientata maggiormente all’hosting e manca di molti aspetti propri del cloud IaaS e che sono richiesti dai clienti. Inoltre, negli anni, IBM ha dovuto fronteggiare spesso sfide ingegneristiche durante il suo cammino e questo aspetto di incertezza viene considerato dai clienti e dai partner quando scelgono i servizi cloud di IBM.
Altro problema di IBM che Gartner segnala è il fatto che i servizi cloud IaaS+PaaS di IBM non sono perfettamente integrati: SoftLayer, infatti, rappresenta l’infrastruttura cloud di IBM, ma per accedere a molte delle funzionalità bisogna andare sul portale di Bluemix. Questo fa sì che scegliere di usare Bluemix+SoftLayer o utilizzare Bluemix + un qualsiasi fornitore esterno di infrastruttura cloud sia esattamente la stessa cosa.
Nel prossimo articolo analizzeremo il Magic Quadrant 2018 per vedere, quindi, le differenze rispetto al 2017. Continuate a seguirci e se volete saperne di più sul cloud, approfondite il tema!
Redatto da Lucia D’Adamo, in collaborazione con Pasquale Camastra