Entra oggi in vigore il GDPR, il nuovo regolamento europeo sulla privacy. Ieri abbiamo visto come funziona per i siti web, vediamo oggi come i principi del nuovo regolamento sulla privacy si applicano in materia di e-mail marketing.
L’e-mail marketing è un tipo di marketing diretto che consiste nell’invio di messaggi commerciali e non ad un pubblico tramite la posta elettronica.
GDPR per l’e-mail marketing, come fare
Quando si tratta di conservare i dati degli utenti, il GDPR richiede che questi sia stato informato di ciò che viene fatto con i suoi dati e che, quindi, abbia rilasciato il consenso per poterli utilizzare. Il problema è che adesso le aziende che si occupano di e-mail marketing potrebbero possedere dei database che contengono contatti raccolti senza avere il consenso esplicito ed informato degli utenti. Di conseguenza si può procedere solo in 2 maniere, una drastica e l’altra meno:
- Eliminare tutti i contatti dal database;
- Inviare a tutti i contatti un’e-mail che chieda l’aggiornamento dei dati ed il consenso per poterli utilizzare.
Il diritto all’oblio resta sempre valido: l’utente in qualsiasi momento può decidere di cancellarsi dalla lista.
GDPR e consenso esplicito
Naturalmente non è sufficiente un consenso generico: inserire i propri dati per scaricare un e-book, non permette, poi, al titolare del servizio di inviare all’utente un’e-mail per fargli conoscere un nuovo prodotto: l’utente potrà ricevere e-mail soltanto inerenti al consenso che ha prestato, qualsiasi altra e-mail per la quale non dato il consenso, può far incorrere il titolare in sanzioni.
Il consenso dell’utente va richiesto anche nel caso in cui il titolare del servizio di e-mail marketing volesse monitorare i risultati della propria campagna. Ossia, se il titolare vuole misurare i risultati basandosi sull’apertura dell’e-mail o sull’aver cliccato il link presente nel testo, dovrà informare l’utente di questa attività ed ottenere il suo consenso. Naturalmente dovrà sempre dargli la possibilità di annullare l’iscrizione. Il GDPR, quindi, ha tra i suoi obiettivi anche quello di combattere lo spam facendo sì che l’utente riceva soltanto e-mail di cui è effettivamente interessato.
Se siete un’azienda che gestisce un servizio di e-mail marketing, quindi, ricordate di chiedere il consenso sia per inserire nuovi indirizzi e-mail di utenti nel vostro database, ma anche di chiedere il consenso agli utenti di cui già avete gli indirizzi. Il GDPR, infatti, è retroattivo e le sanzioni se non ci si è adeguati, sono pesanti e da oggi cominceranno ad essere applicate.
Redatto da Lucia D’Adamo, in collaborazione con Daniele Paiella, supervisionato da Marco Pirrone